TESTI

L'ultimo dei miei cani

L'Ultimo Dei Miei Cani

1. NE QUI NE LI'
2. SOLO E GIOVANE
3. ISTRUZIONI PER L'USO
4. UMORISTA INVOLONTARIATO
5. LA FONTE DELL'ODORE
6. ODORE DI PAESE
7. SIGA FECCA
8. LE FISSE

 

CO RIBELLI

La nostra storia comincia a Luogo Comune, ridente cittadina in provincia di sé stessa, dove non ci sono più le mezze stagioni e dove si stava meglio quando si stava peggio. A Luogo Comune viveva un produttore discografico che in poco tempo si impadronì del mezzo di comunicazione più potente del paese: la musica.

Iniziò a produrre solo musica rigorosamente elettronica, che utilizzò come strumento di propaganda per coronare il suo sogno: diventare sindaco di Luogo Comune.

Avendo incanalato tutta l’attenzione del popolo su di sé sciogliendo negli acquedotti del paese strane pastiglie di ecstasy tagliate con destrometorfano, che resero gli abitanti luogocomunesi completamente rincoglioniti, il rampante produttore vinse le elezioni con quasi la totalità dei voti e divenne il Major della città. Il nome del neo eletto sindaco era Donato Caval, al quale nessun dentista aveva mai tolto una carie perché non gli si poteva guardare in bocca.

La prima legge che emanò proibiva l’esecuzione di qualsiasi tipo di musica suonata con strumenti musicali che producevano un suono naturale e dichiarò come unico strumento legale per produrre musica il computer. Inoltre trasformò tutti i locali della città in gigantesche discoteche controllate da un esercito di DJ, cancellando definitivamente ogni traccia di live music dalle vite dei luogocomunesi. Un bel giorno, quando il potere del sindaco Caval era ormai consolidato e tutti i cittadini erano narcotizzati dall’ecstasy, arrivò a Luogo Comune un giovanotto di belle speranze, un cantautore errante che girovagava di città in città suonando la sua chitarra per strada e vivendo solo scambiando l’unico CD da lui inciso per pochi spiccioli o per un tozzo di pane. Quando la città non sarebbe più stata interessata alle sue canzoni, il giovanotto avrebbe preso le sue cose e sarebbe andato in cerca di altri posti dove vivere. Il suddetto cantautore, che di nome faceva Silvano Garrè, iniziò quindi a suonare e a mangiare dei tozzi di pane. Si esibì a Villa, il quartiere più degradato di Luogo Comune, e quando le sue melodie iniziarono a risuonare nell’aria, come per incanto la gente si risvegliò dallo stato catatonico in cui si trovava.

Il proprietario del Bar Toltevigo, Marochius de Solarans, invitò Silvano Garrè ad esibirsi segretamente nel suo locale, creando un precedente per il ritorno della musica dal vivo a Luogo Comune. Silvano si esibì notte e giorno per notti e giorni, settimane, mesi, forse anni e il suo CD, contenente brani come “Mare d’acqua dolce”, “Cadere in piedi” ed il grandissimo successo “T’amo, ma non t’amo”, diventò un’icona della musica live a Luogo Comune.

Si costituì, in quel bar, il comitato segreto dei ribelli formato da quelle persone che erano state purificate dalle canzoni di Silvano e contrastavano fortemente il potere del Major e il predominio della sua musica. Non appena il sindaco Caval si accorse di questa situazione pericolosa, decise di arrestare Silvano Garrè e di chiudere il Bar Toltevigo.

Scadenza Perfetta

Scadenza Perfetta

1. CO RIBELLI
2. SONG FOR VILLA
3. KENTUCKY FRIED CHICKEN
4. SILVANO GARRE
5. SKADANCE
6. SEZIONE DEL JUNKO
7. ANNA COND
8. ? QUE SH’E’ ?
9. B.U.M
10. WEDDING